Visualizzazioni totali

mercoledì 1 maggio 2013

Maratona di Boston: Obama Assicura

 Da sede di una manifestazione sportiva a luogo di un attentato terroristico: ecco cos’è la città di Boston dal 15 Aprile 2013, giorno in cui, durante la maratona (ore 20.50 italiane) sono scoppiati due ordigni: 110 feriti e due morti (tra cui un bambino di otto anni, Martin Richard) .La confusione regna sovrana: il console italiano a Boston, Giuseppe Pastorelli, afferma che vi erano italiani sia tra gli atleti sia tra il pubblico, ma nessuno di loro risulterebbe tra i feriti. Mentre nessuno all’inizio parlava di “attentato terroristico”, Un addetto della Casa Bianca alla Reuters rivela che il governo Usa sta trattando le esplosioni di Boston come "atto di terrore, come tutti gli eventi che includono diversi ordigni esplosivi.
Il presidente Obama, visibilmente e comprensibilmente scosso dall’accaduto, dichiara: "Oggi pomeriggio mi hanno informato degli eventi a Boston. Monitoriamo la situazione. Gli americani pregano per Boston oggi, io e Michelle mandiamo le nostre condoglianze. Non abbiamo tutte le risposte: ci sono stati morti e feriti, alcuni gravi. In giorni come questi siamo tutti americani. Il governatore e il sindaco sanno di avere tutte le risorse necessarie. La polizia di Boston, i pompieri e tutti quelli che hanno prestato i primi soccorsi sono stati eroici. Ancora non sappiamo chi è stato e perché. Non saltiamo a conclusioni affrettate, scopriremo chi l'ha fatto e perché. Gruppi o individui responsabili saranno consegnati alla giustizia. Oggi è festa in Massachusetts. Stiamo ancora investigando su quello che è successo, ma voglio ripeterlo: scopriremo chi è stato e lo assicureremo alla giustizia".
 
(fonte: www.gazzetta.it)
Martina Argento