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mercoledì 26 marzo 2014

L'infinito siamo noi

di Jamie Wang

"È una lettura molto semplice, ma estremamente difficile se la si vuole fare bene."
(Ragazzo da parete)


E' questa la frase perfetta per questo piccolo scrigno di emozioni, "Ragazzo da parete", romanzo epistolare scritto da Stephen Chbosky, che ha anche diretto il film uscito nel 2012 con il nome di "Noi siamo infinito".
Semplicemente prendete le vecchie cassette, preferibilmente "Aspleep" dei The Smith, mettetele nel vecchio stereo polveroso e lasciatevi trasportare negli anni '90.

E' la storia di Charlie, il "wallflower"(tappezzeria) del titolo, un ragazzo diverso dagli altri, timido, che osserva, un pensatore non convenzionale, un giovane Holden moderno.
Charlie ha appena iniziato il suo primo anno di liceo, ma a differenza dei suoi coetanei non ha amici, e l'unico a parlargli è Bill, il suo professore di letteratura, che farà nascere in lui la passione per la scrittura. Charlie è un adolescente con un passato doloroso, nel suo animo vive ancora il ricordo della zia morta quando lui aveva sette anni e sta ancora superando il trauma dettato dal suicidio del suo migliore amico Micheal.
I giorni passano, ma ben presto Charlie conosce due bizzarri personaggi, Patrick e la sua sorellastra Sam, di cui si innamora. Così, grazie ai suoi nuovi amici, comincerà un viaggio che porterà Charlie alla scoperta di tutto ciò che, da timido sedicenne, non conosce: alcol, sesso, droga, locali.
(Per la trama completa: http://it.wikipedia.org/wiki/Ragazzo_da_parete)
Charlie, Sam e Patrick, dal film "Noi siamo infinito"

Ma Charlie non è solo un ragazzino timido dal passato difficile. Charlie è un ragazzo dalla sensibilità disarmante, che scoppia a piangere più del dovuto, che mette chiunque prima di se stesso, che è disposto a stare con una ragazza anche se non le piace in quel senso, cioè Mary Elizabeth, che si lascia baciare da Patrick quando il ragazzo lo molla, che si mette in costume da bagno per partecipare al Rocky Horror Picture Show e che scrive saggi per il suo professore di letteratura inglese. Un ragazzo da parete, come dice Patrick: "Tu vedi le cose. Non ne fai parola con nessuno. E riesci a capire le persone."

In questo libro c'è tutto quello che un adolescente vive e che un adolescente degli anni '90 ha visssuto. I Nirvana, il liceo, le droghe, la patente, il Pasto nudo e Sulla strada, Rocky Horror Pictur Show e MASH, tutto rigorosamente su cassetta. E proprio a quella generazione, quella intimista ma allo stesso tempo  "trasgressiva", sull'orlo di una melanconia che può portare all'annullamento della propria volontà perché travolti dalle difficoltà della vita, a quegli adolescenti per i quali è stata una sofferenza vivere è dedicato il libro. Quella generazione che grazie alla musica, all'amicizia, e a quel "sentire", ha dato un senso a quegli anni. Perché ci sono momenti in cui "Noi siamo infinito".



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