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venerdì 5 aprile 2013

I SAGGI SALGONO AL COLLE

Dopo l'appurata impossibilità di formare un nuovo governo, Giorgio Napolitano ha deciso di conferire una carica a dieci "saggi" per provare a tracciare un dialogo tra i partiti. Il Presidente della Repubblica ha definito la lista dei componenti che andranno a formare le due commissioni di lavoro parlamentari. I due team di saggi si riuniranno nel corso della settimana stabilendo i primi contatti con i presidenti di tutti i partiti. L'incarico assegnato dal Capo dello Stato, come si legge nel comunicato diffuso dal Quirinale, prevede che le due commissioni elaborino in accordo con le forze politiche proposte programmatiche in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea.
"I saggi lavoreranno tra gli otto e i dieci giorni. La durata temporale dei gruppi di lavoro è segnata intanto dal fatto che sono gruppi che ho preso l'iniziativa di creare, avendo io stesso un tempo segnato, come tutti sanno, e non pensando che siano gruppi di lavoro che scavalchino il tempo della mia presidenza". Lo dice Napolitano riferendosi al primo incontro dei due gruppi di saggi al Quirinale. "Per essere utili", ha precisato Napolitano, "il tempo giusto è tra otto e dieci giorni".
"Al momento è la migliore soluzione possibile in un Paese che ha visto parlamentari svuotati di ogni autorità e significato". Così il sito di Beppe Grillo commenta la soluzione individuata dal Capo dello Stato.
"L'operazione dei saggi ha una senso solos di coerenza con il nostro ordinamenti generale se nello spazio di sette-dieci giorni massimo gli esperti ci danno le tracce di un programma condivisibile dalle forze politiche". Lo sostiene Cicchitto (PDL) in una nota.
Anche il PD si mostra scettico. L'ex capogruppo alla camera, Dario Franceschini, parla di "soluzione utile, che può aiutare, ma che non può essere sostitutiva del luogo in cui certe decisioni si devono prendere, ovvero il Parlamento, né mi pare una soluzione risolutiva".
Le polemiche del Lunedì in Albis sulla scelta dei saggi, comunque, non fermano le commissioni dei dieci esperti volute da Napolitano, i cui lavori sono già iniziati.

Daniele Gravina

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