Edward Wilson, professore emerito a Harvard, fondatore della
socio-biologia, cioè lo studio dell’ evoluzione biologica dei comportamenti
sociali, ha cercato di dare una risposta alle domande che da sempre affliggono
l’uomo, vale a dire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Edward Wilson |
In un’intervista rilasciata a La Stampa, il professore
afferma che la teoria della selezione di
parentela, di Richard Dawkins, da alcuni decenni non è considerata così perfetta.
parentela, di Richard Dawkins, da alcuni decenni non è considerata così perfetta.
Wilson sostiene che
l’eusocialità sia una delle più grandi invenzioni nella storia della vita, infatti
l’uomo sarebbe una scimmia nuda che vive in comunità multi-generazionali, che
si divide i compiti ed è tendenzialmente altruista, ma è proprio in questo modo
che si comportano le formiche, però tra noi e questi insetti c’è una
differenza, perché negli umani c’è una doppia natura: siamo allo stesso tempo
egoisti e generosi, angelici e diabolici.
Nella sua teoria, il
professore approfondisce anche la condizione umana. Per lui, infatti, all’interno
di un gruppo si manifestano dei comportamenti individuali e competitivi, però
allo stesso tempo possiamo anche rivelarci cooperativi e altruisti. Se l’umanità
fosse composta da una sola unità collettiva, saremmo molto più simili alle formiche,
ma, ad esempio nella scienza, se gli individui non collaborassero, le
invenzioni di un singolo non sarebbero mai elaborate e migliorate.
Essendo consapevole
che gli scienziati spesso sono troppo ottimisti, crede che se si riuscisse a
sprecare meno tempo nei conflitti aperti, la qualità dei singoli potrebbero
meglio emergere e ognuno potrebbe più facilmente realizzare i propri sogni.
Per Wilson non è tanto importante sostituire la scienza alla
filosofia e alla religione, ma piuttosto capire chi è davvero l’uomo.
Simona Orlandi
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