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venerdì 5 aprile 2013

Riflessioni sul viaggio



Voglio viaggiare, andare lontano, visitare luoghi magici, incantati, incontrare persone che vale davvero la pena di conoscere, scrivere le mie avventure, scolpire il mio nome nel tempo, bere dal proverbiale calice dell'immortalità.

Questo è videogiocare: mettersi un paio di scarpe e correre via, iniziare un viaggio, ma un viaggio della mente, dell'anima, perché chi viaggia senza imparare nulla, semplicemente non viaggia ma si sposta. Saper viaggiare è un dono di pochi, come saper apprezzare la musica e l'arte e non è da tutti saper viodeogiocare. 

Il videogioco così come il viaggio è un semplice fine, perchè chi lo vede come uno scopo non viaggia, come già detto si sposta solo, si trascina. IL viaggio è fine a se stesso, perchè non importa cosa si trova alla fine della corse, l'importante è correre e cosa si prova mentre si corre, vivere quel momento.Il vero viaggiatore non parte col desiderio di arrivare alla meta, ma con la consapevolezza che un giorno tornerà a casa. 

E' questo il senso del videogioco: partire, estraniarsi dal mondo e poi ritornare, ricordando le terre viste, le persone incontrate e le esperienze vissute, perchè ogni cosa nel nostro ricordo è più bella. Il videogioco ci ricorda la caratteristica principale che non solo accomuna ogni videogioco, ma ogni canzone, libro, ogni viaggio e anche il nostro che, come queste poche parole, è destinato a finire.

Ivan Sosso

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