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sabato 5 aprile 2014

Il primo bacio non si scorda mai

di Elisa Iannarelli


È l'11 marzo 2014 quando il video della regista Tatia Pilieva approda sul web. Nato come pubblicità non è destinato ad esaltare solo i vestiti di una marca statunitense, anzi quest'aspetto va in secondo piano. Questo perché “First kiss”, questo è il suo titolo, non è solo la campagna autunno 2014 di Wren, ma una specie di “esperimento scientifico”. E a giudicare dalla chimica che si è creata tra i 20 protagonisti, giovani e non, si direbbe riuscito. Infatti, come cinguetta il tweet di @WRENSTUDIO , è stato chiesto a dieci coppie di “perfetti” sconosciuti di esibirsi per le telecamere in imbarazzanti, seducenti, spontanee, scenograficamente verosimili effusioni. Le coppie a primo impatto hanno atteggiamenti diversi, qualcuno è timido e imbarazzato, qualcuno sembra essere del tutto a suo agio e c'è chi alla fine della performance sembra desiderare un bis.









L'obbiettivo era ovviamente, quello di far parlare di sé, proponendo un cortometraggio che arrivasse alla gente, senza per forza sventolare giacche e pantaloni come un normale spot di abbigliamento. L'effetto provocato è una vera e propria “First kiss mania”, a replicare l'esperienza a Torino è Farhad Alessandro Mohammadi, che avendo scoperto che gli sconosciuti della Pilieva in realtà sono attori e modelle, venerdì 14 marzo scende in strada con quattro amici e immortala i “baci veri” per consolarsi dalla delusione. Esattamente come i protagonisti del video, anche gli ideatori, come recita il sito imperfetti sconosciuti , erano alla prima esperienza insieme.






Ma come previsto, ad emulare il video non ci sono solo gli “sconosciuti” torinesi, anzi è un via libera alla fantasia quello indetto dal canale YouTube di Bosh con“First sniff”, l'animalesca parodia, che racconta della prima annusata tra cani. Quella che trasmettono i cani nella clip è una tenerezza molto simile a quella degli umani ma che inevitabilmente ha un sapore molto più reale in quanto, ne siamo certi, loro non stanno recitando un copione. 








Se lo spot del brand americano voleva spopolare sul web e soprattutto nei social networks , se Mohammadi voleva ricucire la ferita della delusione di essersi emozionato per la visione di baci in realtà recitati e se anche i nostri amici a quattro zampe non volevano mancare all'appello; ecco che sulla stessa scia non poteva non nascere un cortometraggio che facesse anche pensare. Si sta parlando di “First Gay Hug”: l'abbraccio tra persone cosiddette “omofobe” e gay, che è comparso sul canale YouTube “ The Gay Women Channel ”. L'emozione che si crea sale ad un livello più alto perché stavolta per la persona che non comprende l'omosessualità, l'individuo di fronte, appartiene ad una realtà ancora più inesplorata. Gli sconosciuti divisi da un muro di stereotipi e pregiudizi alla fine si lasciano andare in un abbraccio che, nella sua autenticità, vuole dirci qualcosa.


 






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